perché questo sito
Una sera mi son detto che tra gli appunti presi nel corso del tempo sulla fotografia ogni tanto saltava fuori qualcosa di originale ed era un peccato lasciarlo lì a marcire. Non sono un mitomane e non penso di avere tra le mani La camera chiara II: per questo non ho mandato i manoscritti a Einaudi ma mi sono messo al microfono.
Però per un motivo o per l’altro di una cosa mi sono reso conto: Internet non pullula1 di certi discorsi sulla fotografia. Un po' perché parlare di fotografia online spesso vuol dire parlare di macchine fotografiche, un po' perché parlare di fotografia come cerco di fare è prerogativa di persone che hanno studiato sul serio, non come me, e che quindi questi ragionamenti li mettono su libri della Bruno Mondadori. Magari non ci sono perché non importa a nessuno: starò a vedere.
cosa c’è dentro
fotolente nasce così, per dare una forma alle mie esplorazioni nel “fotografico” come fotoamatore e come appassionato di fotografia studiata, che è un modo molto elaborato per descrivere il vedere mostre, leggere libri eccetera.
L’ho detto semiserio non tanto perché fatto coi piedi — m’impegno, giuro — quanto perché fin dalle intenzioni non vuole essere serioso o granitico: voglio che ci sia spazio per una serie di ragionamenti astrusi, speculazioni selvagge e battute brutte. Vogliamo dire blocco appunti? No, che è un’immagine frusta: se avessi scritto serio non avrei potuto fare battute brutte e tanto mi basta.
chi c’è dietro
Mi chiamo Andrea Lanterna, sono di Milano. Su Internet nelle biografie brevi ad effetto di solito uno fa la lista ad asindeto tipo “padre, marito, scrittore, interista” ma io tra queste sono solo interista quindi si perde un po' l’effetto sonoro.
Ho cominciato a vivere la fotografia come passatempo da ragazzino, ma ho cominciato a prenderla sul serio solo qualche anno dopo. Anche se è un cliché credo che sia giusto dire che in questo cambio di prospettiva c’entra Minamata di W. E. Smith.
dove e quando
Esce un episodio a domeniche alterne qui in forma testuale e come podcast qui, sul distributore che uso, Spreaker, e su tutte le principali piattaforme: RSS per le applicazioni indipendenti (così vi voglio), Apple Podcasts, Amazon Music, Spotify. Esce in differita di una settimana anche su Youtube se proprio volete farvi male.
La newsletter esce il cinque di ogni mese.
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A differenza delle papere, naturalmente. ↩︎